Tai Ki Kung

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Alchimie in movimento...

Il TAI KI KUNG (Tai Chi Chuan arcaico del sud della Cina) è un’arte psicofisica antichissima, le cui origini si perdono (e si ritrovano) tra realtà e leggenda, tra sciamanesimo e medicina tradizionale cinese. 
Ciascun praticante qui racconta il suo impatto con questa disciplina, il suo sviluppo all’interno del sé, e i benefici ottenuti lungo il corso del tempo...C’è chi guarda al Tai Ki Kung con una tensione personale di tipo spirituale (in senso laico) per compensare il proprio vuoto esistenziale, chi lo vive solo come una pratica ginnica che lo rivitalizza attraverso flussi d’acquisizione energetica, chi è affascinato dalle sue sequenze marziali scoprendo, con stupore, le caratteristiche originarie di tutti gli stili successivi. Il Tai Ki Kung è tutto questo e anche altro, anche di più, quel “di più” che non si può trasmettere ne rivelare con il linguaggio usuale (se non in minima parte con schegge d’intuizioni conoscitive) ma solo attraverso il codice sotterraneo del silenzio e l’affermazione del gesto, premesse indispensabili e basilari della Pratica stessa...

Dunque l’alchimia di cui si parla non è la leggendaria trasformazione di un vil metallo in oro, ma la trasformazione del soggetto umano in un altro se stesso, più forte, consapevole, e controllato nella psiche e nel corpo, capace di autoalimentarsi a livello energetico e combattere così un sistema sociale che sta per annientarlo

Bisogna risalire a circa 8000 anni a.c...In quell’epoca visse l’imperatore Fuxi, che fu il primo Re citato nei testi cinesi più arcaici, uno dei tre sovrani dell’antica Cina insieme a Sun Lun e l’Imperatore Giallo Huang Ti e, secondo la leggenda, il primo civilizzatore cinese che introdusse il sistema della scrittura, nonché cultore attento e compenetrato delle manifestazioni della Natura...inventando l’I King con il suo particolare linguaggio binario visualizzato in linee intere e linee spezzate. 
A quei tempi, l’uomo era privo di quel bagaglio informativo di cui l’uomo moderno dispone; basava la propria cultura sull’esperienza, l’intuizione e l’apprendimento delle leggi naturali. Così procedendo, lentamente si svilupparono le idee che, elaborate, si trasformarono in principi dando forma alla conoscenza e alla coscienza, codificate poi in filosofia e scienza. Scienza della salute, del benessere, del flusso vitale energetico. Questo sapere si è tramandato per via orale da Maestro ad allievo che lo ha potuto apprendere con metodo strutturato e consolidato... Questi principi insiti nelle conoscenze primordiali, fanno parte della filosofia del Tao: lo studio della scienza della vita... 
Fuxi definì il principio dell’agopuntura, inventò il calendario, ideò nuovi metodi di allevamento e innovativi sistemi di pesca. Fu un sovrano dalle mille risorse. Il suo principio essenziale è quello dei ”tre poteri”: Cielo, Uomo, Terra. I confini del nostro corpo vengono così dilatati, si espandono e si integrano nell’universo. In questa visione non si fa distinzione tra il corpo fisico e il suo spirito. Così, questa dimensione cosmica interiorizzata che ci pone tra il cielo e terra, in accordo sia con l’uno sia con l’altro, diventa il principio reggente dell’arte di lunga vita.
Il principio dei “tre poteri” ha generato tantissime altre cose tra le quali, in seguito e con il contributo di successivi maestri, la forma del Tai Ki Kung che conosciamo oggi: il Padre, la Madre e i Figli...
Dopo la figura dell’imperatore Fuxi, spicca quella di Huang Ti, l’imperatore Giallo che visse all’epoca dell’età del Rame, circa 3000 anni a.c. Huang Ti è stato un venerato eroe, un sovrano cosmico, e un grande esperto di arti esoteriche... L’imperatore Giallo quindi intraprese una ricerca esplorativa su come giungere ad uno stato d’equilibrio e d’armonia con l’intero Creato facendo confluire la “summa” delle sue scoperte nel pensiero medico antico detto “della Triplice Armonia”, il Tai Ki Kung, che già era insito negli studi di Fuxi ma non in modo così definito né tantomeno codificato. Huang Ti crea la forma della “Madre” nel Tai Ki Kung, mettendo in pratica il principio della “Triplice Armonia” e, in seguito quello dei “Cinque Elementi”...
La figura del Maestro Pino Rosso,  si colloca tra Fuxi e Huang Ti, all’epoca dell’imperatore Sun Lun… Il Maestro Pino Rosso si è ispirato ai principi del sovrano Umano, attraverso l’osservazione e lo studio dei movimenti del Cosmo. Dal principio del Tao In ha concepito la sequenza del Siugao Tin, la forma del “Padre”del tai ki Kung...
Chi sistemizzò e definì il Tai Ki Kung,  fu la figura di Chang Sam Fung...unificando in una sorta di “montaggio” le varie sequenze lontane nel tempo: il Padre, la Madre, i Figli.
Chang Sam Fung...eccelse in molti ambiti del sapere e della creatività, approfondendoli tutti con rara e geniale intuizione. Alcuni storici lo definiscono un monaco taoista, ed è vero, ma di certo non fu solo questo...In età più avanzata, si rese conto che lo Zhen si svuotava dei suoi contenuti avvitandosi su concetti astratti che si allontanavano sempre di più dalla vita tangibile e pragmatica. Questa consapevolezza lo spinse a cercare il punto di coesione tra principi teorici e vita concreta affinché il mondo del pensiero si spostasse davvero con l’agire quotidiano degli individui. Per affrontare un progetto di questa proporzione diventò esperto in letteratura, filosofia, politica ma sempre con l’ostinata finalità di applicare i principi alla realtà pratica... Siamo intorno al 200 d.c. Da questo momento Chang Sam Fung inizia lo studio delle arti alchemiche...
Sviluppò, parallelamente, diverse tecniche di difesa perché allora sapersi difendere significava poter sopravvivere... In quella fase di studio sulle arti marziali tutte le sequenze gestuali dovevano sviluppare la potenza fisica e la velocità d’esecuzione. Questo tipo di scuola viene chiamato tuttora “stile esterno” perché in essa prevale l’aspetto esteriore dell’energia corporale...Esattamente il contrario del Tai ki kung dove l’inespresso si sposta di continuo su piani misterici per giungere all’essenza nucleica racchiusa nei suoi recessi più intimi, tra le nostre ombre imperscrutate, dove alla tecnica prevale la maturazione e la mutazione di sottili alchimie interne attraverso la lenta ripetizione di gesti...
Chang Sam Fung ha così sistematizzato l’arte “interna” utilizzando il principio del Tai Ki, la Suprema Armonia che in sé contiene il principio dello In, dello Yang, e dei Cinque Elementi, fondando il Tai Ki Kung che significa “grande lavoro sull’energia”...
La pratica del Tai Ki kung ha la sua peculiarità più preziosa nei segreti alchemici capaci di operare sull’individuo processi sottili di trasformazione alfine di migliorare la qualità psicofisica dell’esistenza.
Oggi la si potrebbe definire una pratica “olistica” per la salute della mente, del corpo e delle sue energie vitali. La pratica del Tai Ki Kung non si scontra con le eventuali cure mediche occidentali, bensì aiuta e sostiene qualsiasi terapia.

Tratto dal libro “TAI KI KUNG Alchimie in movimento
a cura di Mauro Macario con un intervista al maestro Ming - C. Accorsi – L. Bertaglia – R. De Battisti – M. Ferrari – S. Grassi – R. Grossi – G. Legato – M. Macario – G. Panico – D. Schicchitano Edizioni Liberodiscrivere
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