Macrocosmo e microcosmo

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Solo con il Rinascimento cominciarono a rifiorire correnti Neoplatoniche ed ermetiche. Riprese la visione dell’essere umano concepito come microcosmo. La filosofia rinascimentale fu portata verso l’Unità, alla corrispondenza tra grande e piccolo, al sapere unitario. Ricevettero un grande sviluppo discipline come la matematica, la geometria, la numerologia e l’astronomia. La ricerca della pietra filosofale da parte degli alchimisti, nasce dalla convinzione che tutti gli elementi dell’universo provengano da un'unica sostanza originaria: quintessenza (l’etere, il quinto elemento che si andava a sommare ai quattro già noti: acqua, aria, terra, fuoco).

Un ulteriore spinta a ricercare le connessioni che governano il grande, quanto al piccolo, venne dallo studio della sezione Aurea, conosciuta fin dalla Babilonia e nell’antico Egitto, e maestosamente elaborata da Leonardo nell’ Uomo Vitruviano. In questa rappresentazione vengono descritte le proporzioni ideali del corpo umano, mostrando come l’uomo possa essere armonicamente inscritto nelle 2 figure perfette: il Cerchio (Il Divino, Il Cosmo) ed il quadrato (la stabilità, la Terra). Proseguendo in questa indagine storica, lo studio delle teorie che mettevano in relazione macrocosmo e microcosmo, possono ritrovarsi nel periodo del romanticismo e la relazione che Goethe poneva tra Mondo/Cosmo e Uomo, ne sono un esempio.

In oriente la relazione tra macrocosmo e microcosmo la si può notare nella struttura dei mandala Buddisti. Ma è ancora più esaltata nei testi taoisti dell’antica Cina.
Lo “HUONG DI NEI JING” o “Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo” cita: “L’equilibrio di Yin e Yang è la vita e la salute, la sua rottura è la malattia e la morte”. Questa ricerca continua dell‘equilibrio è ben rappresentata dall’immagine del DAO (TAO) che mostra come l’uno penetra nell’altro, dal massimo YIN nasce lo YANG e viceversa, l’uno contiene la radice dell’altro nella forma di perfetto equilibrio che è il cerchio. Gli antichi Taoisti, più di 6000 anni fa, studiavano il cielo e la natura, rappresentando la “creazione” attraverso le leggi dello IN e dello YOUNG, e delle 5 forze agenti NG HANG. Individuarono il microcosmo nel piede e nella parte plantare studiarono le corrispondenze tra il cielo, la terra e l’uomo.

Il Cielo e la Terra sono gli agenti, l’Acqua e il Fuoco sono le manifestazioni”.

La vita è un equilibrio tra Acqua e Fuoco ed è sottoposta alle influenze del Cielo e della Terra che ne sono gli artefici. Nel sistema bioenergetico dell’ON ZON SU (Antico massaggio del piede cinese), come nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), tutti i fenomeni naturali si possono ricondurre a 5 elementi fondamentali. Per la precisione il termine cinese WU XING si può tradurre come "5 movimenti"(NG-Han): Acqua, Legno, Fuoco, Terra, Metallo. Questi 5 “movimenti”, rappresentano la struttura energetica fondamentale che permette all’uomo di stabilire un dialogo con il macrocosmo. Un dialogo tra il microcosmo e il macrocosmo.
Come per tutti i fenomeni naturali anche l’uomo risponde alle leggi naturali che regolano i rapporti fra i 5 elementi. Così per ogni elemento si associano un organo, un viscere, un tessuto, un organo sensoriale, i quali a loro volta si mettono in relazione con le caratteristiche dell’elemento associato: colori, stagioni, clima, ecc. Queste analogie come abbiamo notato sono comuni sia in oriente che in occidente. L’unica differenza è che in oriente, millenni prima di Cristo, si considerava maggiormente “il sistema energetico”.
L’odierna cosmologia ha recuperato la relazione tra macrocosmo e microcosmo, mediante le teorie di Bohm. Secondo Bohm, nell’universo esiste un ordine implicito che non siamo in grado di percepire, e di un ordine esplicito che percepiamo come risultato dell’interpretazione che da il nostro cervello, alle onde di interferenza che compongono l’universo. Un ologramma, la cui struttura complessiva è identificabile in quella di ogni sua singola parte. Bohm scrisse che” dobbiamo imparare ad osservare qualsiasi cosa come parte di una indivisa interezza”.

Concludendo ritengo che l’uomo, dalle antiche sapienze, e dalle nuove teorie di fisica quantistica, debba ri-scoprire di essere parte di un Tutto. Manifestando un grande rispetto per sé stesso e per tutto quello che lo circonda. Acquisendo consapevolezza di sé, capendo che è “energia e vibrazione”, ma soprattutto, citando il prof. Corrado Malanga, rendendosi conto che “è lui, il creatore del suo Universo”.

Per approfondimenti: Corrado Malanga
GENESI- Uomo, universo e Mito – Editore Spazio Interiore
www.corradomalanga.com